venerdì 21 gennaio 2005

Dell'oggettività dell'arte

Ancora un post senza foto.... (sto prendendo il vizio?) ma solo per buttare giù una riflessione. Ho messo da qualche tempo le mani sull'album "a night in sauchiehall street" di Francis Dunnery , e ad ogni ascolto la convinzione che già avevo ne esce rafforzata: l'arte non è una questione relativa. L'arte "Esiste" in termini oggettivi. La distinzione tra arte e mercato è una forbice che continua ad allargarsi, ma chi ancora tenta di spacciare come "arte" quanto passa per radio  o è ignorante o è in malafede. Le atmosfere create da Dunnery in questo disco (che altro non è che la registrazione di un concerto per voce e chitarra acustica in un piccolo locale scozzese) sono la pura espressione della sua tecnica, del suo talento messi al servizio della musica e della musicalità. Le storie raccontate tra una canzone e l'altra, poi, mostrano l'uomo che è stato capace di fare tutto questo. 


Tutto il resto vale zero.


 


Lattugo

5 commenti:

  1. E' tanto che manco da qui... sorry, ma le tue foto son sempre bellissime :)***

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  2. Non conosco affatto questo artista, mi fido di te, Lattughino:)****

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  3. Mf: non lo conoscono in molti purtroppo... oggi radio&tv hanno inventato le "playlist a pagamento" (vale a dire che in un programma si trasmette una canzone solo se la casa discografica ha pagato la quota stabilita da contratto...) illuminanti al riguardo sono le dichiarazioni di Dose e Presta (Rai Radio2) e di Vaime (Rai Radio1).


    ssalveta: Grazie, mi fa sempre piacere quando passi :)

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  4. Vedrò di ascoltarlo, anche io non lo conosco.

    :-**

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  5. Sono appena giunto alla conclusione opposta (soggettività del concetto di arte). Ma sono pronto a discuterne, ovviamente.

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